di Riccardo Viscardi 19-04-2018
Ben 5 le barbere prodotte da Gianni Doglia: tre d’Asti, una del Monferrato e la Nizza. Abbiamo scelto la Bosco Donne 2016, una Barbera d’Asti dalla trama fitta e succosa.
Gianni Doglia rappresenta la terza generazione familiare ad occuparsi di vini. Lo fa in maniera dinamica e moderna senza stravolgere il territorio e lo stile della collina da cui provengono le uve. Siamo in quel di Castagnole delle Lanze tra Langhe e Monferrato con terreni argillo-calcarei che sono caratterizzati dalla forte ventilazione e da una naturale salubrità.
Dai 10 ettari di proprietà l’azienda produce circa 70.000 bottiglie divise nei classici territoriali: abbiamo due Moscato – che sono forse i vini per i quali è più conosciuto – un Grignolino e poi il mondo Barbera. Oltre al Nizza, le barbere sono quattro, forse un po’ troppe, due da consumo quotidiano (una del Monferrato e una d’Asti) e le altre due – la Bosco Donna di cui pubblichiamo la recensione e quella dedicata al nonno Genio, che vede la maturazione in legno – nella fascia medio alta.
Una bella scoperta avvenuta durante la manifestazione Barbera 360° organizzata da Wine Zone.
Gianni Doglia – Barbera d’Asti Bosco Donne 2016 88/100
Da uve barbera della frazione Annunziata di Castagnole delle Lanze. Vinificazione e affinamento in acciaio fino alla fine dell’estate e poi ulteriori 6 mesi in bottiglia. Rubino intenso e brillante, ha un olfatto intenso e nitido su frutti rossi come lampone e ribes e un leggero floreale. Fase gustativa a trama fitta con ottima progressione ben veicolata dall’acidità che rende il finale intenso succoso ed elegante. Bottiglie prodotte 10.000.€ 11